argomento: Giurisprudenza - Italiana
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Il 14 giugno 2016 la Regione Emilia-Romagna ha presentato ricorso per conflitto di attribuzione, mirante a contrastare la prosecuzione dell’azione di rivalsa da parte dello Stato relativamente alla discarica abusiva ubicata nel Comune di San Giovanni in Persiceto, già oggetto della sentenza di condanna della Corte di Giustizia del 2 dicembre 2014. In particolare, la Regione sostiene di aver fato tutto quello che poteva per realizzare la bonifica della discarica, e che l’infrazione deve essere imputata allo Stato per le strutturali carenze normative nonché inerzie e omissioni emerse nella citata sentenza della Corte di giustizia. Inoltre, la Regione richiede che si cerchi in sede politica un’intesa circa l’esistenza di responsabilità regionali. Il ricorso in oggetto costituisce, invero, l’ultimo di una serie di ricorsi avviati dalla Regione Emilia Romagna in merito al caso in questione: con il ricorso n. 1 del 2016 è stato impugnato l'atto di diffida del Presidente del Consiglio dei ministri rivolto sia al Comune di San Giovanni in Persiceto, che alla Regione Emilia Romagna, «di rilasciare il provvedimento di conclusione del procedimento, ai sensi dell'art. 242 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152», atto conclusivo che sarebbe richiesto dalla Commissione per ritenere superata l'infrazione e venuto meno l'inadempimento; con il ricorso n. 3 del 2016 è stata impugnata la risposta negativa alla richiesta inoltrata a firma del Presidente della Regione Emilia Romagna, di ritiro della diffida per insussistenza di responsabilità della Regione e contenente l'invito ad avviare un procedimento effettivo di leale collaborazione.