Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

11/03/2018 - Rinvio pregiudiziale del Consiglio di Stato alla Corte di giustizia nell’ambito del contenzioso tra AGCM e Roche/Novartis relativo all’accertamento di un accordo anticompetitivo tra le due società volto ad ottenere una “differenziazione” artificiosa dei farmaci Avastin e Lucentis

argomento: Giurisprudenza - Italiana

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Con un’ordinanza dell’11 marzo 2016, il Consiglio di Stato ha rinviato alla Corte di giustizia una serie molto dettagliata di quesiti pregiudiziali, nell’ambito del ricorso in appello proposto dal gruppo farmaceutico Roche avverso la sentenza del TAR Lazio (sez. I, n. 12168/2014) che ha integralmente confermato il provvedimento con cui, il 27 febbraio 2014, l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM) ha accertato che la Roche si sarebbe accordata illecitamente con il gruppo concorrente Novartis per ostacolare la diffusione dell’uso di un farmaco molto economico, Avastin, nella cura della più diffusa patologia della vista tra gli anziani e di altre gravi malattie oculistiche, a vantaggio di un prodotto molto più costoso, Lucentis, differenziando artificiosamente i due prodotti.

Secondo l’AGCM, l’intesa avrebbe comportato per il Sistema sanitario nazionale un esborso aggiuntivo stimato in oltre 45 milioni di euro nel solo 2012, con possibili maggiori costi futuri fino a oltre 600 milioni di euro l’anno. Di conseguenza a Novartis e Roche sono state imposte sanzioni rispettivamente di 92 e 90,5 milioni di euro.

I quesiti oggetto del rinvio alla Corte di giustizia riguardano, in estrema sintesi: i) l’applicazione dell’art. 101 TFUE a imprese parti di un accordo di licenza; ii) talune peculiarità della definizione di mercato rilevante nel settore farmaceutico, anche alla luce della direttiva 2001/83/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 novembre 2001, recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano; iii) l’applicabilità della nozione di intesa restrittiva “per oggetto” al caso in esame.