Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

14/11/2017 - Sentenza Lounes: un cittadino UE che si sia progressivamente integrato nella società dello Stato membro ospitante sino a divenirne cittadino può invocare l'art. 21 TFUE per fondare un diritto di soggiorno derivato in favore del suo coniuge

argomento: Giurisprudenza - Unione Europea

Articoli Correlati: sentenza Lounes

In data 14 novembre 2017, la Corte si è pronunciata sul rinvio pregiudiziale C-165/16 nella causa C-165/16, Lounes, riguardante una domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dalla High Court of Justice (England & Wales), Queen’s Bench Division (Administrative court), del Regno Unito, vertente sull’ambito di applicazione della dir. 2004/38/CE del PE e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. Il giudice del rinvio si chiede se il sig. Lounes, cittadino algerino sposato con una cittadina dell’Unione, possa invocare detta direttiva per ottenere un permesso di soggiorno nel Regno Unito; nonché quale rilevanza debba essere attribuita al fatto che la moglie del sig. Lounes, cittadina spagnola, abbia acquisito la cittadinanza britannica per naturalizzazione, dopo aver soggiornato, in modo effettivo e permanente, nel Regno Unito.

La Corte ha anzitutto ribadito che, dal momento che uno Stato membro non può negare ai propri cittadini il diritto di fare ingresso nel suo territorio e di soggiornarvi e che questi ultimi ivi godono pertanto di un diritto di soggiorno incondizionato, la dir. 2004/38 non è volta a disciplinare il soggiorno di un cittadino dell’Unione nello Stato membro del quale possiede la cittadinanza. Per questi stessi motivi tale dir. non conferisce nemmeno, nel territorio del medesimo Stato membro, un diritto di soggiorno derivato ai familiari di tale cittadino, che siano cittadini di uno Stato terzo. Così, quando una cittadina dell’Unione, come la moglie del sig. Lounes, acquisisce la cittadinanza di uno Stato membro, essa perde al contempo il diritto d’invocare la dir. 2004/38 nei confronti di detto Stato membro per fondare un diritto di soggiorno derivato in favore di suo marito.

La Corte ha però precisato che, nei limiti in cui tale dir. non è applicabile alla situazione di specie, il sig. Lounes potrebbe beneficiare di un diritto di soggiorno derivato in forza dell’art. 21, par. 1, TFUE. Difatti, la moglie del sig. Lounes ha esercitato, nella sua qualità di cittadina dell’Unione, la sua libertà di circolare e di soggiornare in uno Stato membro diverso dal suo Stato membro d’origine. La circostanza che essa abbia acquisito la cittadinanza dello Stato membro ospitante non comporta che essa sia privata del diritto di condurre una normale vita familiare in detto Stato, conformemente all’art. 21, par. 1, TFUE. Ne consegue che, a condizione che i requisiti previsti siano soddisfatti, il sig. Lounes può invocare la citata disposizione del TFUE per beneficiare di un diritto di soggiorno derivato nel Regno Unito.