Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

09/06/2016 - Sul metodo di calcolo degli interessi applicabili in fase di recupero di aiuti dichiarati incompatibili dalla Commissione

argomento: Giurisprudenza - Unione Europea

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Con una sentenza del 9 giugno 2016 il Tribunale si è pronunciato in tema di calcolo degli interessi in fase di recupero degli aiuti illegali, nel caso Repubblica italiana c. Commissione europea (T-122/14). Si trattava del recupero di aiuti  concessi dallo Stato italiano in favore dell’occupazione, dei quali la decisione della Commissione 2000/128/CE dell’11 maggio 2009 aveva disposto il recupero prendendo in considerazione importi costituiti da interessi composti, e per i quali la sentenza della Corte di giustizia del 17 novembre 2011 nella causa C-496/09 ha condannato l'Italia a sanzioni pecuniarie ex art. 260 TFUE in ragione del loro mancato recupero. Il Tribunale ha tuttavia riconosciuto che la Commissione è incorsa in un errore di diritto al riguardo, in quanto la decisione di recupero era stata notificata all’Italia prima del cambiamento di prassi annunciato dalla Commissione nella Comunicazione sui tassi d’interesse da applicarsi in caso di recupero di aiuti illegali, la quale dispone che le decisioni per disporre il recupero applichino un tasso d’interesse composto. In base quindi all’anteriorità della decisione in questione rispetto alla comunicazione della Commissione, il Tribunale ha stabilito che spettava al diritto nazionale determinare se, nel caso di specie, il tasso d’interesse andasse applicato su base semplice o su base composta.