argomento: Giurisprudenza - Internazionale
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Con una decisione del 13 dicembre 2016, la Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo (41738/10) ha condannato il Belgio per violazione dell’art. 3 della Convenzione, modificando il suo precedente orientamento riguardo all’espulsione di migranti in gravi condizioni di salute (caso N. c. Regno Unito, 26565/05). Il Belgio aveva negato le richieste di permesso di residenza del ricorrente, sig. Paposhvili, che viveva in Belgio con la sua famiglia da molti anni, nonostante versasse in gravi condizioni di salute. I ripetuti rifiuti venivano giustificati sulla base dell’esistenza di plurime condanne penali a carico del richiedente. La decisione può avere un notevole impatto sul diritto dell’Unione poiché idonea ad influenzare l’interpretazione della Corte di giustizia relativa ai casi di non-refoulement dovuti a condizioni di salute previsti nella cd. Direttiva rimpatri (Direttiva 2008/115/CE del 16 dicembre 2008).