argomento: Giurisprudenza - Unione Europea

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Con un’ordinanza dell’8 aprile 2020 nella causa C-791/19 R (Commissione c. Polonia), riguardante la conformità al diritto dell’Unione della recente legislazione della Polonia in materia di poteri della Izba Dyscyplinarna di Sąd Najwyższy (Camera disciplinare della Corte suprema) per quanto riguarda le cause disciplinari relative ai giudici, la Corte di giustizia ha disposto, su richiesta della Commissione, i seguenti provvedimenti provvisori:

• La sospensione, in attesa della sentenza della Corte sul merito del ricorso per inadempimento, dell'applicazione delle disposizioni di legge che costituiscono la base della giurisdizione della Izba Dyscyplinarna di Sąd Najwyższy;
• La non trasmissione dei casi pendenti dinanzi all'Izba Dyscyplinarna a un tribunale che non soddisfa i requisiti di indipendenza definiti, in particolare in AK;
• La comunicazione alla Commissione, al più tardi entro un mese dalla notifica dell'ordinanza della Corte che ordina le misure provvisorie, tutte le misure che ha adottato al fine di rispettare pienamente le stesse.

Nella richiesta inoltrata alla Corte, la Commissione si è peraltro riservata il diritto di presentare un'ulteriore richiesta di pagamento di una penalità se dalle informazioni comunicate alla Commissione risulterà che la Polonia non rispetta pienamente le misure provvisorie.