argomento: Giurisprudenza - Italiana
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Con sentenza del 26 ottobre 2016 che respinge il ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio contro la sentenza del TAR Lazio n. 6095 del 24 marzo 2016, il Consiglio di Stato ha definitivamente dato applicazione alla sentenza pregiudiziale a suo tempo emanata dalla Corte di giustizia su rinvio dello stesso TAR, che aveva censurato come "irragionevole e discriminatorio" l’importo (tra 80 e 200 euro) del contributo che gli immigrati devono pagare per ottenere il permesso di soggiorno in Italia, indicando come cifra congrua "quella pagata dai cittadini italiani per prestazioni simili".
Con questa pronuncia, infatti, il Consiglio di Stato conferma l’annullamento, a suo tempo deciso dal TAR, del decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 6 ottobre 2011, che fissava le tariffe per il contributo da pagare per i permessi. Va peraltro ricordato che, in prossimità del pronunciamento di merito del Consiglio di Stato, il Ministero dell'Interno con una circolare del 20 settembre aveva invitato le questure a chiedere "l'intero importo dovuto" agli stranieri.