argomento: Giurisprudenza - Unione Europea
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Con una sentenza del 10 aprile 2018 nella causa Pisciotti (C-191/16), la Corte di giustizia ha ritenuto che il diritto dell’Unione – nella specie il divieto di discriminazione in base alla nazionalità e il diritto di libera circolazione - non osta a che uno Stato membro (la Germania) richiesto di estradare verso gli Stati Uniti, ai sensi dell’accordo tra questi e l’UE del 25 giugno 2003, un cittadino di un altro Stato membro (l’Italia) in transito sul suo territorio, operi una distinzione, sulla base di una norma di diritto costituzionale, tra i suoi cittadini e i cittadini degli altri Stati membri e autorizzi tale estradizione mentre vieta quella dei propri cittadini, una volta che esso abbia preventivamente posto in grado le autorità competenti dello Stato membro di cui tale persona è cittadino di chiederne la consegna nell’ambito di un mandato d’arresto europeo e quest’ultimo Stato membro non abbia adottato alcuna misura in tal senso.