argomento: Documentazione - Unione Europea
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Il 17 luglio 2018 la Corte dei conti europea ha presentato, in virtù dell’art. 322, par. 1, lett. a), TFUE, il proprio parere (parere n. 1/2018) in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, del 2 maggio 2018, sulla tutela del bilancio dell’Unione in caso di carenze generalizzate riguardanti lo Stato di diritto negli Stati membri (COM(2018) 324).
Secondo la Corte, è da accogliere favorevolmente l’iniziativa della Commissione europea volta a ridurre i finanziamenti UE ai paesi che mostrano uno scarso rispetto dello Stato di diritto, la quale introduce un meccanismo più preciso del sistema esistente per quanto riguarda l’obiettivo, l’ambito di applicazione e le misure, oltre ad essere di più rapida applicazione; tuttavia, essa ha sottolineato la necessità di stabilire criteri migliori e introdurre maggiori tutele per i beneficiari dei programmi dell’UE.
A tal fine, la Corte ha raccomandato che il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea richiedano alla Commissione europea (i) di stabilire criteri chiari e specifici per definire cosa costituisca una carenza generalizzata in materia di Stato di diritto e per determinare la portata delle misure; (ii) di specificare su quali basi fissare le scadenze per gli Stati membri ed introdurre analoghe scadenze per la Commissione, ove opportuno; (iii) di dimostrare in che modo gli interessi legittimi dei beneficiari finali sarebbero tutelati; (iv) di valutare le possibili implicazioni di bilancio di una riduzione dei finanziamenti UE per il bilancio nazionale al momento di decidere le misure da proporre; nonché (v) di chiarire le disposizioni relative alla Procura europea.