argomento: Documentazione - Unione Europea
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In una nuova raccomandazione sullo Stato di diritto del 26 luglio 2017, complementare a quelle già adottate il 27 luglio 2016 e il successivo 21 dicembre in applicazione del Nuovo quadro dell’Unione europea per rafforzare lo Stato di diritto, la Commissione ha espresso forti preoccupazioni sulla riforma del sistema giudiziario in atto in Polonia. Secondo la valutazione della Commissione la riforma in questione aggrava la minaccia sistemica allo Stato di diritto in questo Paese denunciata nelle precedenti raccomandazioni. La Commissione ha pertanto chiesto al governo polacco di dare risposta ai suoi rilievi entro un mese e, soprattutto, di non adottare alcuna misura finalizzata a destituire o a costringere alle dimissioni i giudici della Corte suprema. Essa ha anche fatto stato della sua intenzione, nel caso invece di adozione di tali misure, di avviare immediatamente la procedura ex art. 7, par. 1, TUE.
In occasione dell’adozione di questa nuova raccomandazione il vice-Presidente della Commissione, Timmermans, ha precisato nel dettaglio in un suo discorso alla stampa le ragioni che sono all’origine delle preoccupazioni della Commissione per la situazione polacca.