argomento: Documentazione - Unione Europea
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Nel corso della periodica tornata dedicata alle procedure d’infrazione, la Commissione europea ha adottato il 13 luglio 2017 il consueto pacchetto mensile di decisioni in materia, riguardanti l’apertura di nuove procedure ovvero l’aggravamento o l’archiviazione di procedure già aperte. Complessivamente le decisioni prese sono state 210, che includono, accanto a 122 archiviazioni, 50 pareri motivati ex art. 258 TFUE, 11 ricorsi alla Corte di giustizia e 17 aperture di nuove procedure d’infrazione.
Le decisioni più rilevanti del pacchetto sono state specificatamente segnalate dalla Commissione in due appositi comunicati. Tra queste vanno in particolare segnalati i ben 6 ricorsi alla Corte ex art. 260, par. 3, TFUE per mancato recepimento di direttive, contro Belgio (2), Croazia (2), Slovacchia (1) e Slovenia (1). Ai sensi del nuovo indirizzo annunciato da una Comunicazione di dicembre 2016 della Commissione (vedila in questa Rubrica, con il commento di R. Adam), infatti, essi, se accolti, dovrebbero portare per la prima volta alla comminazione di sanzioni pecuniarie da parte della Corte per questo tipo di infrazione.
Per quanto riguarda l’Italia, invece, le decisioni sono state 8, di cui 3 archiviazioni, 2 aperture di nuove procedure e 3 pareri motivati art. 258 TFUE. E tra questi ultimi è da segnalare quello relativo alla vicenda dell’epidemia di Xylella fastidiosa che ha colpito le piante di ulivi nella Regione Puglia (v. sempre in questa Rubrica).
A fronte di ciò il saldo complessivo a carico del nostro Paese scende a 65 procedure pendenti, di cui 54 per violazione del diritto dell’Unione e 11 per mancato recepimento di direttive.