Il Diritto dell'Unione EuropeaEISSN 2465-2474 / ISSN 1125-8551
G. Giappichelli Editore

03/11/2016 - La High Court dà torto al Governo britannico: per presentare la notifica “art. 50 TFUE” di recesso dall’Unione è necessario il via libera del Parlamento

argomento: Giurisprudenza - Straniera

Articoli Correlati: Regno Unito

La High Court of Justice del Regno Unito si è pronunciata oggi, 3 novembre 2016, sui ricorsi di alcuni privati volti a chiarire la procedura interna da seguire affinché il Governo britannico possa effettuare la notifica ex art. 50 TUE che dà avvio alla procedura per il recesso del Paese dall’Unione europea, e in particolare se a questi fini il Governo debba ottenere, contrariamente a quanto sostenuto dalla premier britannica May, il via libera del Parlamento.

Al riguardo, la Corte ha dato ragione ai ricorrenti, sostenendo che, sebbene l’esecutivo sia il titolare del potere estero, l’esercizio di tale potere non può, come avverrebbe nel caso del recesso dall’Unione, prevalere sulle leggi emanate dal Parlamento; e, invece, la notifica prevista dall’art. 50 avrebbe inevitabilmente l’effetto di modificare il diritto nazionale, dato che con il recesso quella parte del diritto dell’Unione che il Parlamento ha reso parte del diritto britannico attraverso l’adozione a suo tempo dell’European Communities Act 1972 cesserebbe di avere effetto nell’ordinamento britannico.

La premier May ha annunciato l’impugnazione della sentenza odierna dinanzi alla Supreme Court. Questa dovrebbe pronunciarsi entro dicembre.